Recensione: LA STAGIONE DEL BIANCOSPINO

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Titolo: LA STAGIONE DEL BIANCOSPINO

Autore: Riccardo Bruni

  • Formato: Formato Kindle
  • Dimensioni file: 3267 KB
  • Lunghezza stampa :298
  • Editore: Amazon Publishing (14 marzo 2017)
  • Venduto da: Amazon Media EU S.à r.l.

Riccardo Bruni è uno dei prestigiosi autori che ha partecipato al SELFPQ16, seminario sul fenomeno del Self Publishing, organizzato a Roma, presso la sede della FUIS, il 17 giugno 2016. Troverete maggiori dettagli su questo evento sul sito dedicato.

 

La storia principale è quella di Giulio Rodari, accusato di aver ucciso Patrizia, la sua ex compagna. L’uomo però non ricorda assolutamente nulla di quell’evento, la sua memoria è in grado di ricostruire soltanto una parte di quella sera in cui la donna è stata uccisa. Il suo corpo non è mai stato ritrovato. Giulio è condotto agli gli arresti domiciliari nella casa dove ha vissuto la sua infanzia ed è proprio in questo luogo che ha inizio il racconto.

Una storia che inizia dalla fine. La scena iniziale mostra cosa è successo, mostra l’epilogo e poi lentamente riavvolge il nastro del racconto, presentando  i personaggi, la loro storia personale e l’ambiente dove tutto il mistero si dipana per poi rivelare alla fine l’intrigo che tiene insieme tutti gli elementi. La neve sommerge ancora il paese e il bosco situato proprio vicino alla Gherarda, l’hotel  gestito da sua madre e dove si trova anche l’alloggio privato dove egli trascorrerà il suo soggiorno forzato.  L’uomo è un disegnatore affermato, tuttilo conoscono e stimano il suo lavoro.

Questo è il plot principale del racconto, ma fin dall’inizio altri personaggi importanti della storia vengono delineati e si intuisce che avranno un ruolo importante per la soluzione dell’omicidio di Patrizia.

Riccardo Bruni sceglie una particolare voce narrante e affida la descrizione di alcune scene a tre protagonisti particolari: il gatto rosso, il gatto nero e il gatto bianco. Ognuno di essi, oltre che a raccontare al lettore i retroscena che riguardano anche fatti del passato, agiscono in prima persona e influenzano il corso della storia.

Poi c’è il bianco totale. Il bianco assoluto della coltre di neve che circonda l’hotel e che ricopre e nasconde allo sguardo tutto ciò che rimarrà sepolto fino a primavera. Il bianco che si trasforma in simbolo e si connota di svariati significati e rappresenta soprattutto il vuoto. Una metafora che lo scrittore utilizza per descrivere lo stato d’animo di Giulio, la sua perdita di memoria, la sua continua lotta con l’amnesia per cercare di ricordare gli eventi di quel giorno. Il bianco può rappresentare la purezza, ma al tempo stesso può ricordare il pallore mortale. Il bianco non è assenza di colore, al contrario li contiene tutti.  Il vuoto è bianco e al tempo stesso racchiude in sé altri elementi, come la memoria vuota di Giulio, al cui interno si nascondono ricordi misteriosi che non vogliono riemergere.

Anche il bosco antistante alla Gherarda è un luogo magico, che racchiude segreti, misteri e leggende di gnomi e altre creature fantastiche. E’ un luogo che protegge ma che può anche uccidere se viene violato.

I vari personaggi si muovono nel contesto di un piccolo paese che racchiude una comunità divisa da profondi antagonismi, gelosie, rivalità e pettegolezzi. Le loro vite si svolgono nell’apparente noia di una quotidianità sempre uguale: la partita a burraco, la bevuta al bar dopo il lavoro, l’appuntamento clandestino di una coppia di amanti, il rito annuale della cottura del pane. Dietro il fluire di questa calma apparente si cela una realtà complessa, dove ogni personaggio sa di dover combattere contro le proprie frustrazioni, restituendo al lettore il tormento perenne che lo dilania, giorno dopo giorno: Grazia, il comandante dei carabinieri, soprannominata la Marescialla, sua figlia Viola e il suo continuo senso di colpa per non essere abbastanza presente. Viola che a sua volta è in cerca d’ispirazione per scrivere l’ultimo brano per il suo gruppo musicale. Gerri, il titolare del Fuga, e la sua frustrante relazione con Katerina, una bionda importata direttamente dall’Est. Il sindaco del paese alle prese con un matrimonio oramai un passo dal fallimento. Queste sono solo alcune delle vicende personali del variegato spaccato di umanità che ci propone Riccardo Bruni.

Sullo sfondo della storia si snodano inoltre le vicende di un comitato, nato per ostacolare un impianto di stoccaggio dei rifiuti che dovrà essere costruito proprio nel bosco e la sentenza per il crollo di un ponte, avvenuta qualche tempo prima.

Tutto s’intreccia alla perfezione, personaggi e vicende sono mostrati attraverso un linguaggio diretto, a volte anche crudo, ma appropriato alla situazione.  L’attenzione non cala e il lettore si trova coinvolto nella storia che va dipanandosi lentamente, fino a mostrare come si è arrivati al tragico epilogo presentato nell’incipit del romanzo.

Dopo aver letto anche il precedente romanzo di Riccardo Bruni, La notte delle Falene, non avevo dubbi sul talento innato di questo scrittore e sono sicura che anche in futuro ci regalerà altre storie coinvolgenti!

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I miei articoli nel web…

Mi scuso per la prolungata assenza, ma ho iniziato un percorso diverso… sempre nel mondo della scrittura, ma focalizzato al giornalismo. Ho instaurato diverse collaborazioni con testate  giornalistiche online. Ho abbandonato per il momento la scrittura creativa per dedicarmi a questa nuova esperienza, che definirei molto interessante e gratificante. Per chi mi volesse seguire vi lascio alcuni link:

http://startupitalia.eu/author/assunta-d’aquale

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http://www.cittadiniditwitter.it/news/forum-public-affairs-formazione-cambiamento-culturale-e-nuove-tecnologie-per-avviare-il-processo-di-innovazione/

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Gusto Indie. Il gusto dell’autopubblicazione

Cosa è Gusto Indie e cosa propone

Roma, 17 giugno 2017 è una data da segnare sull’agenda di tutti quelli si occupano di Self Publishing. Ebbene sì! anche quest’anno SELFPQ16 ha organizzato un convegno che ha come tema l’autopubblicazione o meglio l’autoeditoria, in quanto i protagonisti saranno gli autori indipendenti che considerano il Self Publishing una vera e propria attività imprenditoriale che come tale va svolta sia in veste di produttore di contenuti che in quello di editore e distributore. Diverse funzioni che si ibridano in un’unica figura, quello dell’autore/scrittore. Ne parliamo tentando di esplorare tutti gli aspetti connessi a questo che oramai non è più un fenomeno amatoriale, ma una vera e propria attività, un lavoro che alcuni autori hanno tentato di rimodulare trasformandosi in imprenditori di se stessi e nell’ambito di questo convegno ci raccontano il loro modello di business, la loro esperienza e il risultato ottenuto. Oggi non è più sufficiente affidarsi alle strategie promozionali tipiche messe in atto nei social network, è importante invece fare comunità, sostenendosi a vicenda e instaurando una serie di relazioni che vanno oltre la semplice condivisione virtuale. Ci vuole impegno, serietà e competenza per affrontare un ambito che è sempre in continua evoluzione e cambia repentinamente le carte in gioco. Conoscere le informazioni che provengono direttamente dagli autori può aiutare a comprendere meglio le tendenze di questo fenomeno per poter organizzare delle strategie efficaci, non solo dal punto di vista del marketing. Conoscere quali sono i generi più letti, il target, i canali di vendita e altri dati legati all’editoria indipendente fornisce una potenziale marcia in più per canalizzare le proprie energie e non disperdere ore di lavoro inutilmente.  Vi illustreremo a questo proposito i risultati della ricerca quantitativa, frutto dell’analisi dei dati raccolti attraverso il questionario online, ancora aperto, rivolto agli autori indipendenti. Anche i piccoli suggerimenti di scrittura creativa aiutano a superare alcune difficoltà e a risolvere i numerosi dubbi dello scrittore alle prime armi, che intraprende fiducioso la nuova strada del Self Publishing. Guarda questo breve video…

Un programma ricco di interventi ed esercitazioni pratiche

Lo scopo del convegno è quello di offrire gli strumenti principali, per autopubblicare un prodotto editoriale di qualità. Se hai scritto un libro, o stai per scriverlo, e vuoi conoscere come autopubblicarlo al meglio prima che arrivi ai lettori, allora questo è il convegno che fa per te.

Cosa imparerai

  • scrittura (le tecniche di narrazione e creazione dei personaggi);
  • le piattaforme di self publishing (uso e approfondimenti sulle percentuali di guadagno);
  • la promozione sul web (strategie e piattaforme per la visibilità);

Come sarà il convegno

Un pomeriggio ricco di interventi suddiviso in 10 unità da 20 e 30 minuti, focalizzati sui principali temi correlati all’autopubblicazione, all’imprenditoria autoriale e alla scrittura di qualità. Un ampio programma con esperti del settore, dove con il learn by doing fai subito pratica!

Esposizione dati

Esporremo i risultati della ricerca quantitativa condotta da Selfpq16, in collaborazione con Extravergine d’autore, attraverso un questionario on line anonimo somministrato agli autori indie. Gli argomenti principali indagati sono:

  • le piattaforme più utilizzate;
  • i servizi editoriali più richiesti;
  • il genere preferito dagli autori;
  • gli strumenti promozionali più usati;
  • il guadagno economico, se c’è e quanto.

Programma

14:00 – 14:30 Registrazione

14:35 – 14:55 Pamela Preschern. Perché ho scelto il self publishing. Il fenomeno dell’auto-pubblicazione, in espansione nel nostro paese, è piuttosto controverso: i detrattori lo ritengono il ‘ripiego’ di quanti abbiano visto i propri scritti rifiutati dalle case editrici, mentre i suoi sostenitori una garanzia di successo. A mio giudizio non è né l’uno né l’altro. E ti racconterò il perché.

15:00 – 15:20 Assunta D’Aquale. I risultati della ricerca sul self publishing in Italia. Per padroneggiare gli strumenti dell’autopubblicazione, bisogna conoscerla da vicino. E studiarla. Ecco perché ti illustrerò i risultati della ricerca quantitativa sul self publishing in Italia avviata da SELFPQ16, insieme a Extravergine d’autore.

15:25 – 15:55 Margherita Melara. Il tuo spazio sul web: la cura dei contenuti. Il digitale crea tante opportunità professionali ma bisogna studiare, provare e sbagliare. Provare e ri-provare. Che siano i tuoi lettori o futuri colleghi, fatti vedere. E allora, come creare il tuo spazio nel mare magnum del web? Curando i contenuti che pubblichi e scegliendo la piattaforma adatta a loro. In questo intervento, ti illustrerò come scrivere contenuti di qualità per blog e siti web: formattazione, scelta dell’immagine e invito all’azione. Ti porterò alcuni esempi di buone pratiche di scrittura e inizierai a usare strikingly per scrivere il tuo prossimo post di valore.

15:55 – 16:10 Pausa

16:10 – 16:30 Marco Mancinelli. Io sono l’inconscio dei mei personaggi. Tecniche e strategie per creare un personaggio memorabile, talmente credibile da essere percepito dal lettore come una persona reale. Quali sono gli errori da evitare? Perché alcuni personaggi funzionano e altri no? Di molti romanzi, a distanza di anni, la maggior parte dei lettori dimentica la trama o l’ambientazione. I personaggi invece, quando sono delineati con mestiere, rimangono impressi nella memoria e ci accompagnano per tutta la vita.

16:35 – 17:00 Carmen Laterza. Show, don’t tell. Le emozioni sono alla base della caratterizzazione dei personaggi, influiscono sul loro modo di parlare e di comportarsi e, di conseguenza, determinano le loro decisioni e le loro azioni. Per creare personaggi credibili, l’autore deve quindi scavare nelle loro emozioni e imparare a metterle in scena. A partire da alcuni spunti di riflessione, ti guiderò in qualche esercizio pratico per imparare a narrare le emozioni.

17:05 – 17:25 Anna Voltaggio. Prima di pubblicare: ecco cosa migliorare. Quali lacune si trovano nei testi destinati alla pubblicazione? Spesso le opere, prima di arrivare al pubblico, presentano dei limiti dal punto di vista dell’ambientazione, dei personaggi, dello stile, del lessico e della struttura testuale. Vedremo insieme come curare il testo prima di autopubblicarlo o di inviarlo a una casa editrice.

17:25 – 17:40 Pausa

17:40 – 18:10 Francesco Zampa. Authorpreneurship: gli autori devono diventare (anche) imprenditori. Si può partire dall’autoeditoria self, passare a quella semi-self e arrivare alla Fiera del Lingotto? Pare proprio di sì. Scopriremo insieme come e esploreremo Smashwords, la nota piattaforma di self publishing statunitense.

18:15 – 18:40 Michele Amitrani. Promuovere un libro. Scegliere il social giusto. Goodreads ha la comunità di lettori on-line più grande del mondo, ecco perché saperlo usare può portare molti vantaggi. Conoscerai come ho utilizzato questo grande social media dei libri e quali risultati ho ottenuto. E, con esempi concreti, vedrai come usarlo al meglio per promuovere il tuo libro.

18:45 – 19:05 Jacques Oscar Lufuluabo. Come si crea una community on line? Libricity Group nasce da un’idea di J. Oscar Lufuluabo e si prefigge di idealizzare la “Città del Libro”. Città – intesa come agglomerato organizzato di condivisione socio-culturale – che delimita i propri confini con servizi e infrastrutture. Consapevoli che nel mondo editoriale, come nella vita reale, le periferie si ergono laddove i servizi scarseggiano, il nostro obiettivo principale è quello di evidenziare tali zone sommerse, ampliando la visibilità dei tanti autori emergenti che stentano a raggiungere il pubblico.

19:10 – 19:30 Mario Pacchiarotti. Autore indipendente uguale libro digitale? Molto spesso si tende ad associare il libro digitale agli autori indipendenti. Se è vero che l’e-book rappresenta un mezzo di pubblicazione semplice ed economico, è altrettanto vero che rinunciare alla pubblicazione cartacea non è un approccio ideale per la un autore indie completo. D’altra parte, realizzare e distribuire una versione cartacea non è affatto impossibile: vediamo alcune delle principali possibilità a nostra disposizione.

E per non perderti neanche una parola ti daremo:

  • penna e block notes per scrivere appunti;
  • accesso gratuito al wi-fi;
  • pausa caffè con snack;
  • invio delle slide riepilogative degli interventi.

Porta con te il tuo pc o tablet!

Contatti

Sito web Gusto Indie http://gustoindie.strikingly.com

Facebook https://www.facebook.com/SELFPQ16

Twitter https://twitter.com/SELFPQ16

Eventbrite http://bit.ly/2rHDjUg

Sito web Selfpq16 http://selfpq16.strikingly.com

Penso di aver raccontato abbastanza, spero di vedervi numerosi nella Capitale!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Mio articolo su Startupitalia!

Con immenso piacere inauguro con questo articolo la mia collaborazione con questo dinamico e interessante magazine online, li lascio il link se siete curiosi di leggerlo…

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Video Tempo di Libri

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Intervista sul Self Publishing

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Tempo di libri. Impressioni e riflessioni…

TEMPO DI LIBRI. Impressioni e Riflessioni…

A dieci giorni dalla conclusione di Tempo di libri, vorrei fare un bilancio su questa prima edizione della Fiera dell’editoria italiana. Noi di SELFPQ16 e di Extravergine d’autore abbiamo partecipato in veste di relatori in un evento che ci ha visti protagonisti e durante il quale abbiamo presentato in anteprima alcuni dati inerenti la nostra ricerca sul fenomeno del Self Publishing. Nell’articolo pubblicato sul sito di Extravergine potete trovare una disamina particolareggiata degli argomenti che sono stati illustrati durante tale incontro. Ma veniamo ai numeri. La fiera, che ha visto circa 60.796 presenze, si è dipanato su 35 mila mq e ha visto la partecipazione di 552 editori, 720 eventi, per un totale di 2 mila ospiti. Considerando che è stato un evento preparato con un esiguo margine anticipo, si parla di di 200 giorni, direi che il risultato è discreto. Come ogni prima esperienza ci sono cose che forse non sono andate come dovevano e sicuramente le date scelte, che hanno coinciso con il periodo di feste pasquali, hanno inciso negativamente sulle presenze.

I padiglioni erano in pratica solo due, nei quali erano disseminate, tra gli stands degli editori, le sale dedicate agli eventi. Le differenze più rilevanti con la fiera organizzata a Roma PiùlibriPiùliberi riguardano soprattutto la location utilizzata,  la distribuzione e l’allestimento delle sale. Utilizzare lo spazio della fiera di Rho forse è stata una scelta azzardata, sia per il numero limitato degli stands presenti sia per la l’ubicazione decentrata dei locali rispetto alla città di Milano.

Noi abbiamo vissuto la fiera prima di tutto come relatori, e ho qualche considerazione da fare in merito a questo aspetto. Questi piccoli ambienti, penso che massimo potevano contenere una cinquantina di persone, forse meno, allestiti lungo il perimetro dello spazio espositivo erano costituiti da una sorta di pannelli modulari, in cui si accedeva attraverso una tenda. All’interno non c’era per i relatori una consolle attrezzata, come per esempio nella fiera di Roma, ma delle poltroncine dietro alle quali è presente uno schermo dove proiettare le presentazioni. I microfoni erano volanti e per passare da una slides all’altra occorreva l’ausilio di un telecomando. Diciamo che per chi parlava la posizione era un po’ scomoda, avendo alle spalle lo schermo. Inoltre, immaginate che parecchi eventi si tenevano in contemporanea, alcuni dei quali non nelle sale adibite, ma nello spazio aperto, motivo per cui durante i nostri interventi si avvertiva un costante rumore di sottofondo molto fastidioso! Il fatto che le sale fossero realizzate con quella struttura non permetteva quindi l’isolamento dal resto dell’ambiente, ma posso comprendere che essendo questo un evento non permanente per forza di cose le strutture sono provvisorie. Forse, per le prossime edizioni, bisognerebbe realizzare una location dedicata, con sale e attrezzature adeguate. Per la cronaca dettagliata del nostro evento, leggi l’articolo di Margherita Melara, sul sito di Extravergine d’autore.

Per quanto riguarda la posizione, ho sentito persone lamentarsi per aver dovuto affrontare un percorso non proprio breve e non tutti come noi hanno preso un treno che arrivava direttamente a Rho, quindi parecchi sono scesi a Milano centrale e poi hanno preso un ulteriore mezzo per raggiungere la Fiera.

Gli eventi erano numerosi e molti erano (purtroppo) in contemporanea. Per esempio avrei voluto seguire quello in cui era presente Zerocalcare, ma andava in simultanea con il nostro! Per fortuna questo non ci ha penalizzato in quanto la sala del nostro evento era completamente piena, segno che l’argomento suscita molto interesse.

Non ho seguito molto le vicende che hanno portato a questa sorta di scissione tra l’AIE e gli editori che hanno deciso di rimanere a Torino per il Salone del libro, ma di sicuro questa scelta ha costretto molti lettori a dover decidere a quale fiera partecipare, perché si trovavano nella condizione di dover affrontare le spese per il viaggio, non proprio economico. Forse anche questa variabile ha inciso sulle presenze e in molti hanno deciso di andare a Torino piuttosto che a Milano. So che nei giorni precedenti l’affluenza è stata abbastanza scarsa e si è concentrata più che altro nel week end. In effetti sabato 22 ho visto molto movimento, soprattutto parecchie scolaresche e giovani adolescenti, e la cosa mi ha fatto molto piacere. I giovani spesso sono indicati come lettori deboli, dediti soprattutto alla lettura smart, veloce, always on, immersi nel loro mondo virtuale. In questa occasione ne ho visti molti e parecchio interessati ai libri, e soprattutto in fila davanti allo stand di Zerocalcare a caccia di autografi.

C’erano gli stands dei grossi editori, come Feltrinelli, Mondadori, New Compton e via dicendo, noi avevamo come ospite nel nostro evento proprio un autore self, da poco approdato al mondo dell’editoria tradizionale proprio con la Feltrinelli. Francesco Grandis autore di Da zero a diecimila  il quale in effetti si è dovuto “sdoppiare” in quanto è stato presente sia nello stand della sua casa editrice per il firma copie, sia nella nostra sala per portare la sua esperienza di autopubblicazione e per motivare la scelta del passaggio a una casa editrice tradizionale. Ho trovato molto spoglio e un poco triste lo stand di Amazon Publishing. Si trovava in una zona centrale della fiera, ma passava completamente inosservato, io l’ho notato soltanto perché ho riconosciuto la cover del libro di Riccardo Bruni, nostro ospite l’anno scorso del SELFPQ16. Allora mi sono fermata ad osservare. Un piccolissimo stand, realizzato con qualche pannello su cui campeggiavano le foto dei libri pubblicati dalla nuova casa editrice di Amazon. Niente libri cartacei, solo immagini. Ho visto solo due persone comodamente seduti, chiacchierare tra loro. Non so perché mi ero immaginata qualcosa di completamente differente e di innovativo. Comprendo che non è semplice realizzare uno stand di libri in formato digitale, ma forse potevano esporre o la versione cartacea dell’opera o magari proiettare qualche book trailer, insomma… inventarsi qualcosa! Era presente anche uno stand di Youcanprint, con alcuni autori self, segno che qualcosa nel mondo dell’auto editoria si sta davvero muovendo!

In definitiva è stata un’esperienza positiva che ci ha permesso di entrare in contatto direttamente con il mondo dell’editoria tradizionale. In un futuro non troppo lontano si  potrebbe intraprendere magari, chissà, un percorso in comune che non vede in contrapposizione il Self Publishing e gli editori.  A margine del nostro evento la moderatrice, Cristina Mussinelli  ha espresso la volontà dell’AIE di continuare a collaborare insieme per un ulteriore aggiornamento sui dati che stiamo ancora raccogliendo per la nostra ricerca. Sicuramente migliorabile dal punto di vista organizzativo, la prima edizione di Tempo di libri contribuisce comunque alla diffusione della lettura, e di questi eventi non ce ne sono mai abbastanza! Ci vediamo l’anno prossimo…


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Chi sono gli autori Indie?

Source: Chi sono gli autori Indie?

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Il Self Publishing è una realta che si va consolidando nell’ambito dell’editoria e assume un ruolo sempre più importante. Per questo motivo anche l’AIE (Associazione Italiana Editori) ci ha dato la possibilità di esporre alcuni dei dati più interessanti che abbiamo raccolto durante la nostra ricerca quantitativa attraverso il questionario online, ancora dispobile per chi volesse contribuire. Saremo ospitati durante uno degli eventi professionali il 22 aprile dalle 14.30 alle 15.30 nell’ambito della manifestazione “Tempo di libri” a Milano. Autopubblicati: quanti? Come? E con che mercato? è il titolo di questo incontro che ci vede nella veste di rappresentati di SELFPQ16, promotrice della ricerca, portata avanti anche con la collaborazione di Extravergine d’autore.

Saremo veramente lieti di incontrare personalmente autori e autrici indipendenti che vivono nella zona di Milano, sarà un’occasione per scambiarci idee e confrontarci su alcuni importanti tematiche inerenti il fenomeno del Self Publishing.

 

Vi aspettiamo a Milano

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Intervista SELFPQ16

In questa lunga intervista, rilasciata a Libroza, si parla di Margherita Melara e di me. Inoltre dell’attività di SELFPQ16 e della nostra Ricerca e dei nostri progetti futuri… naturalmente, soprattutto di Self Publishing!

 

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