Sul balcone…

Alcuni giorni fa ero in un pausa di riflessione. Durante questi brevi momenti della giornata di solito mi piace osservare il mondo fuori. Mi piace starmene alla finestra e lasciare vagare lo sguardo, distrattamente. Il via vai disordinato delle persone, le auto, il bar, dove vedo ciondolare le solite facce, i negozi. E’ un insieme eterogeneo in movimento e questo accompagna la mente nel suo pigro vagare. Diversamente l’altro giorno, mi sono appostata davanti alla porta finestra che dà sul balcone, da dove non posso vedere la strada, ma solo i palazzi difronte ed una porzione di cielo. L o faccio al tramonto, a quell’ora quando il tempo è bello l’orizzonte si tinge di rosa, ma i tetti delle case mi impediscono di vedere dove il sole va a morire. Mentre riflettevo sulla bellezza di quei colori, lo sguardo casualmente si posato sul balcone. Uno spettacolo davvero desolante. Vecchi vasi abbandonati, colmi di terra oramai arida, arbusti rinsecchiti di quelle che un tempo erano piante verdeggianti. Quando ho deciso la loro sorte? Come mai le ho abbandonate al proprio destino, ho fatto tutto quello che era possibile per salvarle? Mi sforzo di ricordare, forse il gelo le ha seccate, qualche parassita le ha consumate, ma sono stata io a non proteggerle, a permettere che tutto questo accadesse. Ed ora questo è il risultato. Uno scenario triste, nei vasi vuoti si sono accumulati strati e strati di foglie secche, volate via da chissà quale albero, un tempo vi dimoravano dei cespugli fioriti, piccole siepi e tanti gerani colorati, è rimasta solo qualche pianta grassa, sopravvissuta non per merito mio. Ho trascurato di nutrirle, di dare loro l’acqua necessaria per vivere, ho lasciato che la calura estiva le inaridisse fino farle morire. Non le ho protette dal gelo invernale, dando loro riparo. In definitiva è stata la mancanza di amore la causa della loro fine. Quante volte ci accorgiamo di trascurare alcuni aspetti della nostra quotidianità, sia che si tratti di cose semplici, cose materiali, come può essere la cura di una pianta. Ma peggio ancor di più si trascurano gli affetti, le passioni, gli interessi.. Come le piante essi hanno bisogno della nostra amorevole attenzione quotidiana, i sentimenti vanno coltivati come fiori rari, con tutta la cura e la dedizione possibili. Quell’amico a cui non facciamo una telefonata da chissà quanto tempo, il nostro cane avrebbe bisogno delle nostre coccole, ma abbiamo solo tempo di portarlo a fare i suoi bisogni, i nostri figli che ci chiedono attenzione ma noi abbiamo sempre qualcos’altro da fare, i nostri compagni di vita su cui riversiamo le nostre frustrazioni, quel libro sul comodino, oramai impolverato… e quella scatola infernale, sempre accesa, che ci distrae dalla vita reale, plagia le nostri menti, irretisce i nostri pensieri. Chiudiamola. Guardiamoci intorno. Ho deciso che a primavera riprenderò a coltivare le mie piante, seminerò i miei fiori. Li annaffierò ogni giorno, mi prenderò cura di loro. Avrò un bellissimo balcone fiorito, le persone lo ammireranno, e magari saranno invogliate a loro volta a intraprendere l’opera. Quando mi affaccerò di nuovo vedrò solo colori e sentirò profumi. La vita è così, se semini e coltivi può ammirare i risultati del tuo lavoro altrimenti sarà solo arido deserto.

Informazioni su nunziassuntadaquale

Osserva e Ricorda. Le immagini scorrono veloci davanti allo sguardo, a volte distratto. Osserva: sensazioni ed emozioni, scivolano addosso, come pioggia leggera e non lasciano traccia, solo una vago sentore di umido...ma osserva meglio, concentra il tuo pensiero su ogni breve istante della tua vita e ricorda... Ricorda la gioia e il dolore. L'emozione che ti avvolge, la disperazione che ti affossa in un abisso buio e profondo. Ricorda le parole, i sorrisi, gli sguardi minacciosi, l'Amore e l'Odio. La Vita e la Morte. Osservo il mondo e traduco i pensieri in parole... http:negliocchienelcuore.wordpress.com
Questa voce è stata pubblicata in Riflessioni. Contrassegna il permalink.

8 risposte a Sul balcone…

  1. lois ha detto:

    È una riflessione chiara e di tutto punto. È proprio vero, spesso, sempre più spesso abbandoniamo tutto quello che abbiamo intorno per andare a rincorrere mete lontane e quasi sempre irraggiungibili. È bello avere dei sogni,ma è bello, molto più bello, vivere la quotidianità e tutto quello che ci circonda che ci rende vivi e ci aiuta a “sopravvivere” in un mondo che giorno dopo giorno ci lascia sgomenti e che da quella scatola infernale (la definizione è perfetta!) ci vomita addosso tutta l’inutilità e l’effimero che non potrà mai sostituire la vita vera. Quella che possiamo vedere anche sul balcone.
    Buona serata

    • nunziadaquale ha detto:

      Si, hai colto bene le sfumature del mio pensiero…invito tutti a fare questo esperimento, mettersi alla finestra (o balcone che sia) ed osservare…c’è tanto da scoprire nelle piccole cose, la tv non deve essere la nostra sola finestra sul mondo, non scordiamoci che quello è pur sempre un punto di vista molto filtrato e non oggettivo quindi affidiamoci al nostro sguardo e godiamoci la vista!
      Buona serata anche a te.

  2. Mr.Loto ha detto:

    Mi ha fatto davvero piacere leggere le tue parole e constatare che esistono ancora persone dotate della giusta sensibilità, questo fa ben sperare.
    Purtroppo penso che molti di questi “inconvenienti” si verificano a causa di questa società che è mal strutturata, dove si è obbligati a lavorare a ritmi e tempi frenetici per poter solo vivere in modo dignitoso. Per non parlare poi dei messaggi falsi che ci arrivano dai media, televisione in primis, che tendono a far nascere bisogni fasulli nelle popolazione col solo scopo di incrementare ed alimentare questo sistema basato sul consumismo. Spero tutto questo finisca presto.
    Scusa se mi sono dilungato un po’.

    Un saluto

  3. penna bianca ha detto:

    Non aspettare la prossima primavera. Rimandare è un modo per non cogliere un’opportunità. Per quest’anno puoi mettere fiori da trapiantare ( gerani, verbene, petunie,ecc.) Datti un’opportunità 😉

  4. stefano re ha detto:

    Molto molto interessante.
    Stefano

  5. Alessandra Bianchi ha detto:

    Molto profondo e vero.

Scrivi una risposta a nunziadaquale Cancella risposta